domenica 30 giugno 2013
sabato 29 giugno 2013
“Vota Socrate” … per smascherare l'ignoranza e diffondere l'amore per la ricerca e il vero sapere. Il libro ethos/compatibile di Ada Fiore edito da Lupo
Nell’atrio
del Castello di Corigliano d’Otranto il 30 giugno 2013 sarà presentato ore
20,30 il libro di Ada Fiore (Sindaco del Comune di Corigliano ) edito da Lupo
editore dal titolo “Vota Socrate”. Interverranno insieme all’autrice il
filosofo Mario Carparelli, il magistrato Roberto Tanisi, l’Avv. Gianluigi
Pellegrino, l’assessore alla cultura Dott.ssa Dina Manti. Modera l’incontro il
Dott. Rosario Tornesello (caposervizio cronaca del Nuovo Quotidiano di Puglia)
"Corigliano d’Otranto pensa di essere
il paese più filosofico d’Italia. Ergo, lo è."
John Hooper, The Guardian
"Scommettere sul pensiero
per superare la crisi"
Repubblica
Ecco
quali sono i punti del programma al quale i lettori sono invitati ad aderire,
liberamente, in occasione della prima nazionale di “Vota Socrate” di Ada Fiore,
che si terrà il 30 giugno prossimo a Corigliano d'Otranto.
“Vota
Socrate” nasce mettendo a frutto un'esperienza unica nel suo genere, su un
territorio ad alta vocazione filosofica, “Vota Socrate” cerca di realizzare il
sogno di costruire una nuova umanità, un'umanità che “Smaschera l'ignoranza e
promuove l'amore per la ricerca e il sapere, si prende cura dei giovani,
rispetta le leggi e onora la giustizia, ricava ricchezza dalle virtù,
ricostruisce un mondo di veri valori”.
Tutto questo è “Vota Socrate”, un libro che
propone un pensiero innovativo, con radici salde che affondano nel pensiero
antico, per aiutare nel popolo dei lettori la maturazione di una svolta
'ethos'-compatibile.
VOTA
SOCRATE, Ada Fiore
E se un
giorno Socrate si fermasse davanti ai cancelli del Paradiso per discorrere di
vizi privati e pubbliche virtù con San Pietro? Ada Fiore, filosofa dell'era
2.0, immagina questo curioso e particolare siparietto, alle soglie del terzo
millennio, che vede coinvolti due dei massimi protagonisti, involontari, della
controversa querelle tra fede e ragione che anima il dibattito culturale e
filosofico da millenni. Socrate, dopo la morte, ottiene il premio della vita
eterna tra i meritevoli, ma un disguido gli impedisce di varcare la soglia
dell'Empireo e deve attendere più di 2400 anni perché qualcuno si accorga di
lui. E quel qualcuno, naturalmente, è proprio il custode delle chiavi, il santo
a cui il Cristo ha affidato la custodia del Regno dei Cieli. Da quell'incontro
casuale scaturisce un intenso e fitto dialogo sulla società dei nostri giorni,
sui mali di cui essa si alimenta quotidianamente e sull'incapacità del genere
umano di sfuggire al lento declino a cui sembra destinato. Con un'agile e
fruibile prosa l'autrice prende per mano il lettore e lo avvicina
all'affascinante mondo dell'arte del pensiero. La filosofia diventa così
scienza alla portata di tutti, che si apre alla verifica della quotidianità e
diventa strumento per la sua comprensione. Alternando alla narrazione estratti
dei testi originali, Ada Fiore ci introduce nel mondo e nel pensiero di
Socrate, filosofo tra i più significativi dell'Occidente e figura attualissima
che si distingue per l'integrità morale della sua vita.
Il
pensatore ateniese, più vivo che mai, sembra avere una risposta a ogni
preoccupazione di San Pietro, comprese quelle inerenti le pericolose derive
della politica nostrana. E se in mezzo a proclami elettorali e promesse di ogni
sorta, i politici contemporanei appaiono privi di proposte convincenti, il
"manifesto" di Socrate si caratterizza per la riscoperta di ideali a
lungo sopiti, che mettono in comunione, per una volta, i credi più disparati.
Arriverà,
forse, dalla filosofia il germoglio di speranza per un futuro roseo?
Ai
posteri, anzi agli avi, l'ardua sentenza.
Info
venerdì 28 giugno 2013
MUDDHRICHE Di Mino De Santis (Ululati di Lupo Editore) ad Alezio domani 29 giugno 2013
La presentazione del nuovo
album Muddhriche di Mino De Santis (Ululati, Lupo editore) è prevista domani 29
giugno 2013 alle 22,00 ad Alezio al Piazzale Santa Maria della Lizza. Introduce
la scrittrice Vittoria Coppola.
Ogni qual volta si ascolta
Mino De Santis, si hanno ben chiare le sue radici, la sua storia, le origini musicali
e i suoi ascolti al juke box. La voce e l’ironia amara di De Andrè, ma anche
l’impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non
abbandonarsi a facili semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere
play.
Mino De Santis è a tutti gli
effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo
fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista
nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire vizi e virtù
della sua gente. Con dovizia e ironia.
Anche in questo terzo album “Muddhriche”
prodotto dall’etichetta Ululati (Lupo Editore) si raccolgono
piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio molliche minute ed
essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento. Ci sono le “macchiette”,
i personaggi del paese: “Lu prete”
scaltro e smaliziato o la “La bizoca e la
svergognata”, apparentemente diverse ma “le
stesse e l’hanno sempre saputo”. C’è la bellezza e la malinconia degli “Anni” passati tra casa, chiesa e sogni
di libertà ma anche il sud amaro dei “Pezzenti”(feat.
Nandu Popu / Sud Sound System), quegli immigrati trattati come animali tra “patruni e capurali”, senza diritti o
assistenza, pagati venti euro alla giornata me definiti lo stesso invasori. E
tra mandolino e fisarmonica, si continua a raccontare di quei “Radical chic”, quelli bravi a dare
definizioni, che hanno così poco da dire ma tanto da parlare. A poco a poco le “Muddhriche” compongono il quadro di un
uomo che, come ben rappresentato dalla copertina del disco, dall’alto, osserva,
riconosce, cerca di individuare quelle briciole, le piccole cose che continuano
a dargli godimento. È un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira
a pieni polmoni l’aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone
perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia.
Mino De Santis
Il Salento trova nuove parole,
quelle puntute, del graffio autoriale. Anarchiche quanto basta per tener desto
l'animo e l'occhio allo sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e fa
riverenza. Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero.
(Mauro Marino)
Mino ha scritto una pagina di canzone popolare vera, del popolo del Salento che si libera dalla pur splendida prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato, rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con il quale crescere i piccoli. Musica accattivante, di uno che sa suonare la chitarra, la lascia nei suoi accordi semplici, quasi ondeggianti come un materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino De Luca)
Autoironico e impietoso … lo definirei un "verista" per come descrive la realtà sociale e soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo modo singolare di vedere la realtà e di declinarla in versi. E' un sognatore ingenuo e intellettualmente onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha l'anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso. Ha una singolare genialità, un'autentica vena artistica che differisce da qualsiasi accomodante musicalità "popolare" oggi cosi volgarmente e insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis)
Mino ha scritto una pagina di canzone popolare vera, del popolo del Salento che si libera dalla pur splendida prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato, rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con il quale crescere i piccoli. Musica accattivante, di uno che sa suonare la chitarra, la lascia nei suoi accordi semplici, quasi ondeggianti come un materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino De Luca)
Autoironico e impietoso … lo definirei un "verista" per come descrive la realtà sociale e soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo modo singolare di vedere la realtà e di declinarla in versi. E' un sognatore ingenuo e intellettualmente onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha l'anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso. Ha una singolare genialità, un'autentica vena artistica che differisce da qualsiasi accomodante musicalità "popolare" oggi cosi volgarmente e insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis)
giovedì 27 giugno 2013
Massimo Donno presenta Amore e Marchette (Ululati, Lupo editore) a Corigliano D’Otranto
Venerdì 28 Giugno 2013 ore 21,00
presso "Le terrazze del Castello" di Corigliano d'Otranto (LE).
Presentazione ufficiale del disco "Amore e Marchette", in quartetto
con Morris Pellizzari (chitarra), Francesco Pellizzari (percussioni), Stefano
Rielli (contrabbasso). Special guest: Gianluca Milanese (flauto traverso);
Francesco Del Prete (violino); Andrea Doremi (susafono); Valerio Daniele
(chitarra e fonico); Marcello Zappatore: (chitarra elettrica); Ovidio Venturoso
(percussioni); Alessia Tondo (voce). L’evento è realizzato grazie al patrocinio
del comune di Corigliano d'Otranto ed al sostegno di Bakè Torre dell'Orso, Illy
caffè, Pasticceria Donno - Korianì.
“Massimo Donno è un gatto che
salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più
nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando
meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e
neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia
è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo.
Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica
del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di
opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellisima opera, un'opera
aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato.” (Oliviero Malaspina)
Già disponibile su iTunes
MASSIMO DONNO … DI VITA, DI PALCO E DI NOTE - Inizia lo studio della chitarra a tredici
anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal Blues, Funky, Rock, ma nel
corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al genere cantautoriale italiano e
non. Grazie ai cantautori si fa grande la passione per i suoni acustici, sia
del jazz che della musica etnica. Questa passione è ulteriormente accresciuta
dalla terra in cui Massimo nasce. La prossimità di quella fascia di Sud, alle
tante sfumature ed anime della musica mediterranea, rende ovvia la prossimità
dei musicisti alla musica tipica di queste zone e alle varie contaminazioni che
questa negli anni ha subito. Intorno al 2000 – 2001 Massimo, insieme a Luca
Barrotta e ad altri amici – musicisti, da vita al suo primo progetto di folk
d’autore: Allegra brigata Bodhran. In questo ensemble vengono elaborati suoni
tradizionali del sud Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali ebraici del
klezmer, uniti ai testi di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata viaggia
spesso, da Milano a Teramo, da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona,
Bologna, fino alla semifinale del “premio de Andrè”, a Messina, grazie a due
brani scritti e musicati da Massimo. In questi live spesso la band ha avuto il
piacere di ospitare musicisti di tutto rispetto nell’ambito della musica
popolare, da Guido Sodo a Maurizio Deho. Con Allegra Brigata Bodhran realizza
tre lavori: “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006).
Diversi brani di Massimo inoltre faranno parte negli anni di varie compilation
di musica etnica e word music: ad esempio un brano composto a quattro mani con
Gianluca Milanese (flauto traverso) confluisce nel 2005 nella compilation
“Musichetnia 2”,
prodotto dalla RedLand di Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività
didattica di Massimo: si trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con
chitarristi del calibro di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla,
Nannini,ecc.), Guido Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica
popolare del sud Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con
cui approfondisce lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il
jazz, la musica zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura
creativa con lo scrittore e critico Michelangelo Zizzi e lettura
espressiva/dizione con Paolo Magagna al teatro dell’ascolto nell’anno
2010/2011. Si laurea in Sociologia nel 2008, presso l’ Alma Mater Studiorum –
Università degli studi di Bologna. Parallelamente Massimo sviluppa un’altra
sensibilità, parallela a quella delle piazze e dei centri in cui si esibisce, e
cioè la passione per gli ambienti intimi e raccolti in cui incontrare il
pubblico da vicino: scrive per teatro diversi copioni, facendoli interagire con
musiche inedite e composizioni cantautorali di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc.
Negli anni che vanno dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli: “Ti saluto
dai paesi di domani …” sulla vita di
Fabrizio de Andrè; “A ruota libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti
diversi, per natura e per cultura; “Le Otto ore” ispirato alle musiche
tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia; “Incanti di Tango”
orientato alla reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz;
“One hand Jack”, tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred
Buscaglione; “Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia
composizioni cantate e strumentali inedite. Inoltre realizza, scrivendo i
monologhi e arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro
dell’Ascolto di Bologna, una trilogia di spettacoli: “… e tutto ciò lo chiamavo
luna”, ispirato all’album “La Buona Novella”; “Dall’inizio alla fune”, ispirato
all’Album “non al denaro, non all’amore, né al cielo”; “L’uomo che imparò a
volare”, ispirato a “Storia di un impiegato”. Negli anni inoltre Massimo è
spesso ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance
popolari con i più grandi cultori della musica tradizionale salentina e non
(Emanuela Gabrieli, Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso,
ecc.) alle pièce teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la
chitarra ( “Navigammo su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”,
“Compagno cittadino …” di Alberto Minafra). Nel 2007 ha suonato circondato
dalle coreografie del Maestro Tony Candeloro, uno dei più grandi rappresentati
della danza contemporanea nel mondo. Nel 2009 collabora con l’attore Simone
Franco per la realizzazione di uno spettacolo sulla musica e la letteratura
argentina. Esperienza forte è anche l’incontro con Alberto Bertoli, figlio di
Pierangelo Bertoli, incontro avvenuto nella casa del cantautore scomparso nel
2002. Nasce un’intensa amicizia e collaborazione tra i due: Alberto è spesso
ospite negli spettacoli di Massimo e viceversa, dividendo il palco con artisti
del calibro di Franco Mussida (Premiata Formeria Marconi), Luca Bonaffini, ecc.
In uno di questi live conosce il compianto Andrea Parodi, con il quale avrebbe
diviso il palco in un concerto troppo a ridosso della sua prematura scomparsa.
La collaborazione porta Massimo ed Alberto, accompagnati sempre da Luca
Barrotta alla fisarmonica, ad esibirsi
in festival e teatri, da Mantova a Firenze, fino alla provincia di Lecce. Nel
2010/2011 collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione
per la Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo
di osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di
cielo – Armonie tra mito e scienza. Porta attualmente in giro diverse
performance live, dalla musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al
tango, ecc. fino alle esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e
loop machine. Collabora come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana
Nilza Costa e con il polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al
cantautore Gigi Marras, con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi
2011 e la finale al Premio Musicultura
2012 (Ex Premio Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei
16 finalisti. A giugno, con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”,
mini-concorso su Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di
voti. A luglio 2012 è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi
risultati di pubblico e critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival
delle Arti di Bologna, contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato
finalista alla 14a edizione di Biella Festival Autori e Cantautori 2012,
classificandosi tra i primi cinque. E' stato semifinalista al Tour Music Fest,
il più grande festival europeo dedicato alla musica emergente, con la
commissione artistica presieduta da Mogol. In Ottobre 2012 termina la
registrazione del suo album solista in uscita nella primavera del 2013 per
l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene numerose collaborazioni, da
Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo (Cantodiscanto) a Nilza
Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato (Bandadriatica), ecc.
MASSIMO DONNO IN PUNTA DI … PENNA -
Coltiva la primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009
risulta tra gli autori scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos
di Lecce che entreranno a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine
al tema della resistenza dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di
Massimo è “Sogni al risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di
quotidiana ed individuale resistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo
posto, con il racconto “Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte –
Scrittori per Talitha”, entrando così di diritto nel volume che comprenderà
tutte le composizioni dei finalisti. Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri
macchiati di rosso”, “Victor”, “l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i
finalisti, guadagnando il titolo di “Segnalato” nel concorso letterario “La
vita in prosa”. A settembre 2010 pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS
di Bari un racconto nella raccolta di racconti “Cento storie per cento disegni”
edito da Di Marsico.
Info e contatti:
UFFICIO STAMPA OVERECOAGENZIA
mercoledì 26 giugno 2013
“A Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica.” (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi al Fondo Verri di Lecce
Fucine
Letterarie, in collaborazione con LietoColle Libri, presenta A
Sud del Sud dei Santi. Sinopsie, Immagini e Forme della Puglia Poetica. Cento
anni di Storia Letteraria (LietoColle) a cura di Michelangelo Zizzi Giovedì
27 Giugno 2013 alle ore 19.30 presso il Fondo Verri sito in via
Santa Maria Del Paradiso n°8 a Lecce. La presentazione sarà curata da Mauro
Marino e coordinata da Antonio Errico. Nel corso della serata interverranno inoltre Michelangelo
Zizzi e Stefano Donno.
Si tratta
di lavoro massivo, che ha coinvolto una decina di critici e che gode della cura
di Michelangelo Zizzi. L’opera, voluta da LietoColle Libri, massima espressione
dell’editoria poetica nazionale, rappresenta il più completo organo di
classificazione e conoscenza critica della poesia pugliese, che – per quanto
obliata, spesso, dalla grande editoria italiana – ha costruito il midollo
spinale delle cosiddette linee orfiche o borboniche contro le cosiddette
lombarde o fiorentine. Il saggio rilancia integralmente la poesia meridionale
all’interno di una dialettica storico-critica, che si è assopita dopo l’Unità
d’Italia nel pretesto ideologico di una discrasia tra Sud e Nord. Con questo
lavoro il curatore e la sua equipe di critici si congedano dalle forme
parziali, e quasi metapoliticamente partitocratiche, con le quali si è
stati soliti affrontare il discorso critico intorno alla poesia pugliese.
Questa è infatti la migliore storia letteraria e metacritica sulla
poesia pugliese, analizzata e letta per un periodo di tempo degli
ultimi cento anni. La metacritica è una forma/stato che agisce
secondo un criterio militante e di carisma leggendo senza troppe
resistenze o sfinimenti cartesiani il mondo della poesia come un mondo valoriale.
Gli autori esaminati vengono restituiti al luogo di grandezza che a loro
compete. La Linea Borbonico-Orfica, questa categoria che assomiglia ad una
zona limite tra il mito e la atopia equalizzante, ha costituito il
principio di luce/guida dell'Opera. Finché non si è giunti sinopticamente
allo Stato di Essere, non ragionevole, non mediato, di una forma
intransitiva che è la poesia medesima nella sua impossibilità a dirsi,
fuori dall'Opera. L’opera contiene quattordici monografie sui maggiori
poeti degli ultimi cent’anni: da Vittorio Bodini a Claudia Ruggeri; da Girolamo
Comi a Carla Saracino; da Antonio Verri a Vittorino Curci; etc. E inoltre si
pregia di quattro mappe geoletterarie notevolmente dettagliate, nelle quali
(oltre ogni limacciamento in campo di calcio nel retro di parrocchia) sono
restituiti a realtà storica sia i grandi che i dimenticati; i poeti della
domenica come gli incompresi. Raccogliendo, pertanto, tutti gli scrittori
pugliesi in versi che – per motivi storici, ipostorici, documentaristici o
effettivamente estetici – sono degni di essere tramandati. Correda il lavoro un'antologia dei testi dei
migliori poeti.
«Se
il Salento è la terra di Bene e Bodini, di Ruggeri e Verri, allora il Salento è
madre d’ogni talento», ha dichiarato Michelangelo Zizzi.
Info - www.fucineletterarie.it
martedì 25 giugno 2013
Elio Coriano con Fur Ewig 3 (Lupo editore) a Montecitorio per il 76° Gramsci, Pensatore Unitario
Il poeta Elio Coriano con il suo
ultimo lavoro dal titolo Fur Ewig 3 (Lupo editore) sarà a Roma a Montecitorio
per il 76° Gramsci, Pensatore Unitario il 27 giugno 2013 alle ore 9,00.
Il libro - È stata sufficiente la
lettura di alcuni versi, appena oltre l’incipit di questo poderoso poema – Für Ewig 3 – di Elio Coriano, perché
tutt’intera divenisse coscienza viva la dimensione politico-letteraria di
Antonio Gramsci. Personalmente non pensavo, e di ciò chiedo venia, che nel già
tanto fertile pensiero del poeta di Martignano, ci fosse anche lo spazio per
una visione così ampia e profonda del vissuto di una stagione politica quale fu
quella della triste pagina della storia italiana macchiata dal fascismo. Pagina
che il popolo italiano subì con conseguenze inenarrabili e che il poeta ha
inscritto nella vicenda politica e umana di Antonio Gramsci, incarcerato da
Mussolini affinché non pensasse e non agisse per un bel po’ di tempo. (Maurizio
Nocera)
Elio Coriano - Nato a Martignano
(Salento) nel 1955. Poeta ed operatore culturale, insegna italiano e storia
presso l’Istituto Professionale “Egidio Lanoce” di Maglie. Con Conte Editore ha
pubblicato “A tre deserti dall’ombra dell’ultimo sorriso” (Three deserts from
the shadow of the last mechhanical smile – Premio Venezia Poesia 1996), nella
collana Internet Poetry, fondata da Francesco Saverio Dodaro. Con le“Pianure
del silenzio” tradotto in cinque lingue, ha inaugurato sempre per Conte Editore
E 800 – European literature, collana diretta e ideata da Francesco Saverio
Dodaro. Nel 2005 ha
pubblicato per “I Quaderni del Bardo”, “Dolorosa Impotenza” e “Il Mestiere
delle Parole”con dieci disegni di Maurizio Leo e la prefazione di Antonio
Errico. Nel 2006 per Luca Pensa Editore, nella collana Alfaomega, ha pubblicato
“Scitture Randagie”con la prefazione del filosofo cileno Sergio Vuskovic Rojo.
Del 2007 è “H Letture Pubbliche (poesie 1996-2001)” Icaro editore. Nel 2004 fonda assieme a Stella Grande e Francesco
Saverio Dodaro il gruppo di musica popolare Stella Grande e Anime Bianche di
cui è curatore dei testi e direttore artistico. Inoltre, negli ultimi due anni,
ha curato e messo in scena una sua orazione su Gramsci, chiamata FUR EWIG,
accompagnato dal pianista Vito Aloisi.
IL PROGRAMMA NELLO SPECIFICO
CENTRO GRAMSCI DI EDUCAZIONE
Patrocinio Gruppo SEL della Camera dei Deputati
76° Gramsci, Pensatore Unitario Contemporaneo
ROMA 27 GIUGNO ORE 9.00
Montecitorio (Palazzo Marini) - 27 Giugno 2013 ore 9, Sala della
Mercede, via della Mercede 55
CENTRO GRAMSCI DI EDUCAZIONE
Patrocinio Gruppo SEL della Camera dei Deputati
76° Gramsci, Pensatore Unitario Contemporaneo
ROMA 27 GIUGNO ORE 9.00
Montecitorio (Palazzo Marini) - 27 Giugno 2013 ore 9, Sala della
Mercede, via della Mercede 55
Presidenza:
On. Giorgio Airaudo
Sen. Giovanni Barozzino
Prof. ssa. Ada Donno
Coordinamento:
Prof. Vittorio Pesce Delfino
Dr. Andrea Cardillicchio
Prof. Antonio Gramsci (ricercatore)
Ore 9.00
Poesia dedicata a Gramsci, del poeta salentino ELIO CORIANO (Premio
internazionale di poesia a Venezia e autore di "FUR EWIG 3" - Lupo
Editore, poema dedicato a Antonio Gramsci)
Introduzione del Prof. Vittorio Pesce Delfino, Presidente del Centro
Gramsci di Educazione
Saluti:
On. Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
Dott. Gianni Pittella, Vicepresidente vicario del Parlamento europeo
Prof. Carlo Smuraglia, Presidente nazionale ANPI
Maurizio Landini, Segretario Nazionale FIOM
José Reinaldo Carvalho, Responsabile Portale Vermelho, Segreteria PCdoB
(video-saluto)
Prof. Antonio Gramsci, Biologo e musicista di Mosca
Relazioni di:
Prof. Ruggero Giacomini (I
'Quaderni dal carcere' e l'eredità politico-letteraria di Gramsci)
Dr. Alexander Hobel (Gramsci e la Costituente. Dall'Aventino alla
Liberazione)
Dr. Domenico Losurdo (Gramsci, L'Unione Sovietica e la critica del
populismo)
Prof. Raul Mordenti (Gramsci pensatore dell'autonomia ideale e politica
del proletariato)
Dr. Domenico Moro (L'analisi gramsciana del Bilderberg e della
Trilaterale come organizzazioni della classe borghese transnazionale)
Comunicazioni di:
Sen. Felice Casson - Sen. Luigi Marino - Prof. Massimiliano Piccolo -
On. Antonio Placido - Prof. Vito Francesco Polcaro - Tatiana Bossi - Erman
Dovis - Maurizio Nocera - Sabatino Prosperi - Danilo Sarra - Bruno Steri
Dibattito
Ore 18.00
Conclusioni. Prof. Ada Donno
(Presidenza Centro Gramsci di Educazione)
ROMA 27 GIUGNO ORE 9.00
Montecitorio (Palazzo Marini) -
27 Giugno 2013 ore 9, Sala della Mercede, via della Mercede 55
Info:
lunedì 24 giugno 2013
domenica 23 giugno 2013
venerdì 21 giugno 2013
giovedì 20 giugno 2013
lunedì 17 giugno 2013
SPECCHI PULITI DI ANNATONIA MINO - POESIA E MEDIAZIONE DELL'ANIMA (KURUMUNY)
In principio è un’emozione. Anche
alla fine è un’emozione. Una trama esistenziale che si elabora e si sviluppa
attraverso un processo di condensazione della parola, ricondotta fino alla sua
essenza di significanza, fin quasi alla soglia dell’indicibilità. Questa poesia
sfida quella soglia con tutto il suo universo interiore, tenta il colpo di
dadi, l’azzardo del dire le cose che si possono soltanto sentire. A volte con
la leggerezza che può avere la metafora; a volte con la concretezza che hanno
l’impressione, la sensazione.
Perché, qui, impressione e
sensazione riescono a trasformarsi in materia lessicale che ha spessore,
stratificazione semantica. Proviene dal profondo della memoria che si stringe
in un verso, molto spesso in una parola sola; eppure quella parola sola riesce
a farsi elemento di congiunzione e di comunione tra il sé e l’altro da sé, tra
un io e un tu, un soggetto che dice e un altro che riflette, rispecchia, il
senso dell’espressione.
Probabilmente è questa la cifra
che connota la poesia di Annatonia Mino: la costante ricerca di una proiezione
del sé nell’altro e dell’altro nel sé. Molto spesso questa ricerca si realizza
attraverso un processo di compenetrazione di sensi e percezioni, attraverso
intuizioni che poi la parola trasforma in intensità di sentimento oppure in
riflessione profonda intorno a verità talvolta inattingibili.
Spesso l’indagine interiore,
l’autoanalisi, conduce verso una contemplazione dei fenomeni della natura: in
questo caso è come se il pensiero si facesse tutt’uno con il visibile, come se
l’apparizione e la figurazione delle forme, i movimenti delle ombre, un poco
placassero l’attesa, come se quella sfida della soglia del dicibile giungesse a
compimento. (Antonio Errico)
Annatonia Mino - Poetessa
emergente, si interessa di giustizia riparativa, mediazione umanistica dei
conflitti in ambito sociale, scolastico, familiare, di scrittura
autobiografica, pittura, teatro e dramma antico. Appassionata di arte e
letteratura greca, percorre le emozioni dell’anima attraverso la mediazione in
poesia, nel cammino di autenticità nelle proprie radici salentine.
domenica 16 giugno 2013
sabato 15 giugno 2013
lunedì 10 giugno 2013
FUR EWIG 3 di Elio CORIANO (Lupo editore) alla Feltrinelli Point di Lecce
Elio Coriano presenta il suo
nuovo lavoro poetico dal titolo FUR EWIG 3 che sarà presentato l’11 giugno 2013 alle ore 19,30 alla
Feltrinelli Point di Lecce di via Cavallotti 7/a . Interverranno Maurizio
Nocera, Francesco Aprile, Vito Aluisi.
“È stata sufficiente la lettura
di alcuni versi, appena oltre l’incipit di questo poderoso poema – Für Ewig 3 – di Elio Coriano, perché
tutt’intera divenisse coscienza viva la dimensione politico-letteraria di
Antonio Gramsci. Personalmente non pensavo, e di ciò chiedo venia, che nel già
tanto fertile pensiero del poeta di Martignano, ci fosse anche lo spazio per
una visione così ampia e profonda del vissuto di una stagione politica quale fu
quella della triste pagina della storia italiana macchiata dal fascismo. Pagina
che il popolo italiano subì con conseguenze inenarrabili e che il poeta ha
inscritto nella vicenda politica e umana di Antonio Gramsci, incarcerato da
Mussolini affinché non pensasse e non agisse per un bel po’ di tempo.”
(Maurizio Nocera)
Elio CORIANO - Nato a Martignano
(Salento) nel 1955. Poeta ed operatore culturale, insegna italiano e storia
presso l’Istituto Professionale “Egidio Lanoce” di Maglie. Con Conte Editore ha
pubblicato “A tre deserti dall’ombra dell’ultimo sorriso” (Three deserts from
the shadow of the last mechhanical smile – Premio Venezia Poesia 1996), nella
collana Internet Poetry, fondata da Francesco Saverio Dodaro. Con le“Pianure
del silenzio” tradotto in cinque lingue, ha inaugurato sempre per Conte Editore
E 800 – European literature, collana diretta e ideata da Francesco Saverio
Dodaro. Nel 2005 ha
pubblicato per “I Quaderni del Bardo”, “Dolorosa Impotenza” e “Il Mestiere
delle Parole”con dieci disegni di Maurizio Leo e la prefazione di Antonio
Errico. Nel 2006 per Luca Pensa Editore, nella collana Alfaomega, ha pubblicato
“Scitture Randagie”con la prefazione del filosofo cileno Sergio Vuskovic Rojo.
Del 2007 è “H Letture Pubbliche (poesie 1996-2001)” Icaro editore. Nel
2004 fonda assieme a Stella Grande e
Francesco Saverio Dodaro il gruppo di musica popolare Stella Grande e Anime
Bianche di cui è curatore dei testi e direttore artistico. Inoltre, negli
ultimi due anni, ha curato e messo in scena una sua orazione su Gramsci,
chiamata FUR EWIG, accompagnato dal pianista Vito Aluisi.
Ufficio stampa OverecoAgenzia
Info
domenica 9 giugno 2013
giovedì 6 giugno 2013
Anime di Carta reloaded di Paola Scialpida oggi a Overeco Academy and Workshop
Paola Scialpi presenterà i suoi
nuovi lavori presso Overeco Academy and Workshop in via Casetti 2 a Lecce dal 6 giugno 2013 al 3 luglio 2013, nella sua
personale di pittura “Anime di carta reloaded”.
La Convenzione del Consiglio
d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle
donne e la violenza tra le quattro mura domestiche (da qualche giorno recepita
anche in Italia), nasce ad Istanbul l'11 maggio 2011. Finalmente a livello
internazionale è stato creato un mezzo giuridicamente valido a tutela delle
donne contro ogni tipologia di violenza.
“Quando ho appreso la notizia di
questo importante traguardo raggiunto dalle donne (ora accolto normativamente
anche nel nostro paese), e soprattutto nato per le donne e con le donne, ho
deciso di allestire la mia mostra Anime di Carta (ora reloaded) presso Overeco
Academy and Workshop a Lecce. Le mie opere si sono sempre occupate di
situazioni difficili, a volte estreme ma comunque sempre in prima linea nel
denunciare abusi e ingiustizie nel sociale. E “Anime di carta reloaded” è il
mio contributo, la mia versione dei fatti su quanta strada la donna abbia fatto
nella nostra società (a volte anche nel dolore) e quanto cammino ci sia da
compiere con uno sguardo rivolto alla speranza per un futuro in rosa sempre più
fitto di progressi”. (Paola Scialpi)
Il percorso iconografico
presentato al pubblico ha come titolo “Anime di Carta reloaded”. Paola Scialpi,
continua la sua ricerca con un occhio particolare verso quelle tematiche di
forte impatto sociale, che talvolta passano inosservate sui media o non
sufficientemente approfondite. Volti e corpi di questa esposizione sono un
omaggio, a volte anche metaforico, a tutte quelle donne che hanno subito
violenza, dall’ambito domestico, allo stalking, al mobbing. Problematiche che
per la loro devastante e annichilente forza distruttrice piegano l’animo delle
donne come se fossero per l’appunto fatte di carta.
Orari mostra: martedì, mercoledì,
giovedì, sabato ore 17,00 – 20,00
Email – paolascialpi@gmail.com
mercoledì 5 giugno 2013
Stefano Delacroix con il suo Nigredo ( I Libri di Emil) a Culturanze
Culturanze è un circuito di
strutture ricettive che offrono una VERA vacanza culturale. Turista,
viaggiatore, cercatore di cultura sei invitato a condividere un'esperienza
davvero UNICA. In vacanza… la CULTURA è A TU PER TU. Un'idea semplice che vede
Case–vacanza, agriturismi, bed & breakfast aderenti all’iniziativa
protagonisti assoluti che mettono a disposizione di artisti e studiosi alloggi,
camere in cambio di un contributo culturale da offrire ai propri ospiti:
cinema, teatro, musica, scultura, aperitivi filosofici, scienza, storia…
Stefano Delacroix, tarantino di
nascita, salentino d’adozione, presenta a Culturanze la sua ultima fatica
letteraria: Nigredo dal 6 al 9 giungo 2013 alla Tenuta Specolizzi SP Presicce
Lido Marini a Salve (Lecce)
Nigredo - Vincent Fernand
Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato
oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà
tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore
di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…“
Stefano Delacroix è nato a Taranto nell’agosto del 1966, da
genitori leccesi. Dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act,
prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il ’94 e il ’97 due album solisti,
Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi
alla letteratura, pubblica nel 2007 Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del
Mare (ed. La Riflessione), nel 2009 Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di
racconti noir uscita in seconda edizione nel 2012.
I libri di Emil
Il book trailer di Nigredo
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
Info
Palmiro Durante al Parco della Grottella di Copertino (Lecce) domani 6 giugno 2013
Si
avverte l'inizio dell'estate e la voglia di musica e di stare all'aperto cresce
sempre di più, per questo si è pensato di organizzare un grande evento nel
“Parco della Grottella” di Copertino con la musica originale di Palmiro Durante
e “La Malanotte” (Ululati di Lupo Editore) accompagnato dalla fisarmonica
di Rocco Nigro. Palmiro Durante è un
cantautore particolarissimo di prossima pubblicazione per Ululati, che usa la
lingua salentina con atmosfere che ricordano la migliore tradizione musicale
partenopea, con una strizzatina d’occhio al sound corposo del primissimo
"Pino Daniele". E alla musica il cibo - elemento essenziale di
condivisione e socievolezza - con la
presentazione de l libro “50 Sfumature di fritto” (Lupo Editore).
Giovedì 6 giugno 2013, ore 21.30 - Parco della Grottella -
Copertino (Lecce).
“50
Sfumature di fritto” (Lupo Editore)” - Vi piace la frittura nonostante il
parere negativo del vostro medico? Vi piace la pastella? Vi piace impanare e
“calare” qualunque cosa nell’olio bollente? Siete fan di “P per Purpetta”?
Pensate che per preparare la parmigiana di melanzane servano le dovute
autorizzazioni edilizie? Pensate che la frittura sia sensuale e afrodisiaca?
Avete trovato il libro giusto. Il 15 dicembre esce in tutte le librerie
d’Italia e in edicola con quiSalento,“50 sfumature di fritto. Piccolo manuale
untologico” (Lupo Editore).
Il
libro, nato da un’idea del giornalista Pierpaolo Lala, patron del concorso di
cucina dozzinale “Fornelli Indecisi”, raccoglie cinquanta ricette
(rigorosamente fritte) pensate e scritte da una pattuglia di giornalisti e
docenti universitari, casalinghe e pensionate, professori e professioniste,
nonne e nipoti, mamme e figli. Cinque categorie (antipasti, primi, secondi,
dolci e cibo di strada) per assaporare verdure e pesce, carne e cremose
leccornie. Completano il manuale, un’introduzione di donpasta, i consigli di
frittura di Giuseppe Barretta e il tentativo di Pino De Luca di rispondere
all’eterno dilemma tra vino e birra.
E se
la frittura è un orgasmo (a volte anche multiplo) pericoloso, il libro vuole
concedersi alla passione e all’eccesso con due racconti molto intensi di
Osvaldo Piliego e Manila Benedetto.
Circa 100 pagine per assaporare l’olio e le sue sfumature.
Circa 100 pagine per assaporare l’olio e le sue sfumature.
Fornelli
Indecisi è un concorso di cucina dozzinale, nato dall’esperienza dell’omonimo
gruppo su Facebook. Casalinghe disperate, single buongustai, nonne con la
frittura nel sangue, mamme con la polpetta facile, zii con il vizio della
crostata, nonni avvezzi alla pasta con le cozze, quelli che dicono “non so chi
sia Antonella Clerici”, quelle che pensano che “la Parodi era meglio cotta e
mangiata” sono i concorrenti ideali di questo concorso dedicato a tutti. La
terza edizione, anticipata dalle Primarie del Centrotavola, è attesa per la
primavera 2013.
Pierpaolo
Lala - Socio-lavoratore della Cooperativa Coolclub, prova a fare il giornalista
sin dalla tenera età. Vive prettamente su Facebook e quando ha tempo a San
Cesario di Lecce. Suona la chitarra e compone canzoni brutte. A tempo perso si
occupa di neologismi della politica. Ha ideato Fornelli Indecisi solo per poter
rubare e provare ricette. Considera la carne fritta come un contorno.
INFO
Ingresso libero
per info: 329.4607959
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
domenica 2 giugno 2013
sabato 1 giugno 2013
Domani 2 giugno 2013 esce il nuovo lavoro di Massimo Donno intitolato “Amore e Marchette” per l’etichetta Ululati di Lupo editore.
Il 2
giugno 2013 esce il nuovo intrigante lavoro del giovane cantautore italiano
Massimo Donno intitolato “Amore e Marchette” per l’etichetta Ululati di Lupo editore.
Il video “Amore e marchette” girato dal
regista Gianni De Blasi è on-line su Youtube
all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=1CsZ6yCPIe4
Nelle
undici tracce che compongono l'esordio di Massimo Donno c'è il segno di un
cantautore che conosce la materia umana, e che ama mescolare l'ironia e la
poesia alla quotidianità surreale dell'amore, fino a includere non solo le
atmosfere - in un dialogo costante - ma anche le voci del passato prossimo di
Pier Paolo Pasolini (nel brano "Tango") o del grande Alberto Sordi
(in "Bologna A.D. 2012"), mescolandole al presente delle sue
suggestioni autobiografiche, come fa ad esempio nella traccia dal titolo
"Il mio compleanno".
Un
cantautore, Massimo Donno, che non ha paura di guardarsi e, soprattutto,
guardarci dentro con il ritmo di una musica leggera e ironica. "Amore e
marchette", nuova produzione dell'etichetta Ululati (di Lupo Editore),
vanta, tra le collaborazioni di eccellenza, quelle con Massimo Geri (presente
anche nel video del singolo "Amore e Marchette", realizzato dal
talentuoso regista Gianni De Blasi), Nilza Costa (nel brano "Il bianco ed
il nero") e Guido Sodo, nel brano intitolato "La colpa".
Un
breve estratto degli undici brani può essere ascoltato, in anteprima, a questo
indirizzo:
“Massimo
Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana
prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista
per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le
parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà.
Il disco in ogni traccia è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo
un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su
fragili vascelli. Semantica del testo e sintassi musicale si armonizzano
perfettamente nel suo creato di opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una
bellisima opera, un'opera aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato.” (Oliviero
Malaspina)
Le
tracce:
Amore e
marchette (feat. Massimo Geri)
Il
bianco ed il nero (feat. Nilza Costa)
Tango
(feat. Voce Di Pierpaolo Pasolini)
Le
vetrine
De
profundis
La colpa
(feat. Guido Sodo)
Il mio
compleanno
Piccola
storia
Bologna
A.D. 2012 (feat. Voce Di Alberto Sordi)
Valzer
del lavoratore atipico
Oltre
disponibile
su iTunes dal 2 giugno 2013
Info e contatti:
UFFICIO
STAMPA OVERECOAGENZIA
booking@overeco.it
cell.
3288258358 – 3290629451
MASSIMO DONNO … DI VITA, DI PALCO E DI NOTE - Inizia lo studio
della chitarra a tredici anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal
Blues, Funky, Rock, ma nel corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al
genere cantautoriale italiano e non. Grazie ai cantautori si fa grande la
passione per i suoni acustici, sia del jazz che della musica etnica. Questa
passione è ulteriormente accresciuta dalla terra in cui Massimo nasce. La
prossimità di quella fascia di Sud, alle tante sfumature ed anime della musica
mediterranea, rende ovvia la prossimità dei musicisti alla musica tipica di
queste zone e alle varie contaminazioni che questa negli anni ha subito.
Intorno al 2000 – 2001 Massimo, insieme a Luca Barrotta e ad altri amici –
musicisti, da vita al suo primo progetto di folk d’autore: Allegra brigata
Bodhran. In questo ensemble vengono elaborati suoni tradizionali del sud
Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali ebraici del klezmer, uniti ai testi
di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata viaggia spesso, da Milano a Teramo,
da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona, Bologna, fino alla semifinale del
“premio de Andrè”, a Messina, grazie a due brani scritti e musicati da Massimo.
In questi live spesso la band ha avuto il piacere di ospitare musicisti di
tutto rispetto nell’ambito della musica popolare, da Guido Sodo a Maurizio
Deho. Con Allegra Brigata Bodhran realizza tre lavori: “Memorie” (2001), “In
cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006). Diversi brani di Massimo inoltre faranno
parte negli anni di varie compilation di musica etnica e word music: ad esempio
un brano composto a quattro mani con Gianluca Milanese (flauto traverso)
confluisce nel 2005 nella compilation “Musichetnia 2”, prodotto dalla RedLand di
Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività didattica di Massimo: si
trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con chitarristi del calibro
di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla, Nannini,ecc.), Guido
Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica popolare del sud
Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con cui approfondisce
lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il jazz, la musica
zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura creativa con lo
scrittore e critico Michelangelo Zizzi e lettura espressiva/dizione con Paolo
Magagna al teatro dell’ascolto nell’anno 2010/2011. Si laurea in Sociologia nel
2008, presso l’ Alma Mater Studiorum – Università degli studi di Bologna.
Parallelamente Massimo sviluppa un’altra sensibilità, parallela a quella delle
piazze e dei centri in cui si esibisce, e cioè la passione per gli ambienti
intimi e raccolti in cui incontrare il pubblico da vicino: scrive per teatro
diversi copioni, facendoli interagire con musiche inedite e composizioni
cantautorali di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc. Negli anni che vanno dal 2005
ad oggi, realizza diversi spettacoli: “Ti saluto dai paesi di domani …” sulla vita di Fabrizio de Andrè; “A ruota
libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti diversi, per natura e per
cultura; “Le Otto ore” ispirato alle musiche tradizionali di lavoro e
immigrazione di tutta Italia; “Incanti di Tango” orientato alla
reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz; “One hand Jack”,
tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione;
“Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia composizioni
cantate e strumentali inedite. Inoltre realizza, scrivendo i monologhi e
arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro dell’Ascolto di
Bologna, una trilogia di spettacoli: “… e tutto ciò lo chiamavo luna”, ispirato
all’album “La Buona Novella”; “Dall’inizio alla fune”, ispirato all’Album “non
al denaro, non all’amore, né al cielo”; “L’uomo che imparò a volare”, ispirato
a “Storia di un impiegato”. Negli anni inoltre Massimo è spesso ospite di
progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance popolari con i più
grandi cultori della musica tradizionale salentina e non (Emanuela Gabrieli,
Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso, ecc.) alle pièce
teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la chitarra ( “Navigammo
su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”, “Compagno cittadino …”
di Alberto Minafra). Nel 2007
ha suonato circondato dalle coreografie del Maestro Tony
Candeloro, uno dei più grandi rappresentati della danza contemporanea nel mondo.
Nel 2009 collabora con l’attore Simone Franco per la realizzazione di uno
spettacolo sulla musica e la letteratura argentina. Esperienza forte è anche
l’incontro con Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo Bertoli, incontro avvenuto
nella casa del cantautore scomparso nel 2002. Nasce un’intensa amicizia e
collaborazione tra i due: Alberto è spesso ospite negli spettacoli di Massimo e
viceversa, dividendo il palco con artisti del calibro di Franco Mussida
(Premiata Formeria Marconi), Luca Bonaffini, ecc. In uno di questi live conosce
il compianto Andrea Parodi, con il quale avrebbe diviso il palco in un concerto
troppo a ridosso della sua prematura scomparsa. La collaborazione porta Massimo
ed Alberto, accompagnati sempre da Luca Barrotta alla fisarmonica, ad esibirsi in festival e
teatri, da Mantova a Firenze, fino alla provincia di Lecce. Nel 2010/2011
collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione per la
Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di osservazione
astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo – Armonie tra
mito e scienza. Porta attualmente in giro diverse performance live, dalla
musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al tango, ecc. fino alle
esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e loop machine. Collabora
come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana Nilza Costa e con il
polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al cantautore Gigi
Marras, con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale
al Premio Musicultura 2012 (Ex Premio
Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A
giugno, con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su
Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012
è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e
critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna,
contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato finalista alla 14a edizione di
Biella Festival Autori e Cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque.
E' stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo
dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da
Mogol. In Ottobre 2012 termina la registrazione del suo album solista in uscita
nella primavera del 2013 per l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene
numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo
(Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato
(Bandadriatica), ecc.
MASSIMO DONNO IN PUNTA DI … PENNA - Coltiva la
primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009 risulta tra gli autori
scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos di Lecce che entreranno
a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine al tema della resistenza
dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di Massimo è “Sogni al
risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di quotidiana ed individuale
resistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo posto, con il racconto
“Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte – Scrittori per Talitha”,
entrando così di diritto nel volume che comprenderà tutte le composizioni dei
finalisti. Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri macchiati di rosso”,
“Victor”, “l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i finalisti, guadagnando il
titolo di “Segnalato” nel concorso letterario “La vita in prosa”. A settembre
2010 pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS di Bari un racconto nella
raccolta di racconti “Cento storie per cento disegni” edito da Di Marsico.
Info e contatti:
UFFICIO
STAMPA OVERECOAGENZIA
www.overeco.it
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