Mercoledì 23 gennaio 2013,
Caffè Letterario, in collaborazione con Kurumuny e B22, organizzano a partire
dalle 22:00, il primo torneo di Briscola a coppie con “Le Salentine” le nuove
carte da gioco che raccontano storie, personaggi, riti e miti del Salento!
Mercoledì 23 gennaio, Caffè
letterario, Via G. Paladini 46, centro storico Lecce.
Parteciperanno al torneo le
prime 8 coppie che si presenteranno al Caffè o prenoteranno contattando il
numero 3403599743 (no e-mail o Facebook).
In occasione del torneo
sarà inaugurata la mostra dei bozzetti delle carte da gioco “Le Salentine”, un
processo creativo durato due anni e che pone il evidenza l’evoluzione e
il percorso artistico che ha portato alla creazione del primo mazzo di carte da
gioco del Salento.
La coppia vincitrice riceverà
una bottiglia di prosecco e un mazzo de “Le Salentine”.
«Il laboratorio creativo B22, costituito da
Francesco Cuna e Alessandro Sicuro in collaborazione con la casa editrice
Kurumuny, ha realizzato e promosso un inedito recupero figurativo, che ha
condotto a una rilettura iconografica delle tradizionali carte da gioco
napoletane. Un progetto stilisticamente genuino, che ricorda e riporta gli
elementi della cultura contadina sul tavolo della contemporaneità e in
particolare pone l’attenzione delle giovani generazioni attraverso l’antico e
sempre vivo gioco delle carte. I peculiari elementi decorativi de “Le
salentine” riguardano le brocche che sostituiscono le coppe, i lecci inseriti
al posto dei bastoni, le tarante con i denari e le zappe al pari delle spade.
Per quanto riguarda le figure dell’otto e del nove invece, i curatori del
progetto B22, hanno ripreso e rielaborato negli abiti delle donne i costumi
tradizionali di Cutrofiano, Calimera e Gallipoli mentre per quelli dell’uomo si
sono rifatti all’abbigliamento degli antichi abitanti di Martano, Gagliano del
Capo e Otranto; in tutti spiccano le minute ed eleganti rifiniture di
fazzoletti bianchi, corpetti di color cremisi, gonnelle scure, coppole,
calzette e scarpe con fibbie d’ottone. Nelle figure dei dieci vengono
riproposte le immagini dei santi più popolari come san Giuseppe, sant’Oronzo,
san Martino e san Paolo.
Quest’accurato e brillante intervento di sintesi
figurativa, realizzato interamente a mano dopo una lunga serie di bozzetti,
interessa un vasto repertorio culturale illustrativo, dal quale emerge un segno
grafico agile e immediato che ben si attiene sia al valore simbolico della
tradizione, che alla fedeltà stilistica del mero oggetto rappresentato come nei
casi della zappa, della brocca con il simbolo del galletto o del ferro di
cavallo. Il rinnovamento dell’immagine, il dinamismo pizzicato di alcune figure
e l’attenzione per il dettaglio impresso in quei simboli arcaici come quelli
del Dio che danza nella Grotta dei Cervi a porto Badisco, il volto barocco e
antropomorfo del tre di lecci, la taranta o l’uroboros, danno rilievo ed
eloquio a un codificato linguaggio figurativo, che lentamente è emerso dalle
vicissitudini del tempo e della storia. Racchiuse sul retro dal monocromatico e
stilizzato soffitto a cassettoni della Cattedrale di Otranto, le carte salentine
si presentano come un piccolo teatrino tascabile, dove in pochi centimetri
plastificati sono racchiuse storie, personaggi e territorio che a nostro
piacimento potremo raccontare in qualsiasi momento».
(Giuseppe Arnesano sul Blog “L’arte tra le righe”
CoolClub.it).
Per info
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