venerdì 19 agosto 2016

L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO DELL’ANNO AL TEATRO ROMANO DI LECCE IL 23 AGOSTO 2016



Il premio riconoscimento l’Eccellenze del Territorio dell’Ass. Arcadia Lecce nel corso di oltre cinque anni di attività è diventato uno dei riconoscimenti più rilevanti tra quelli legati a chi ogni giorno, attraverso il proprio lavoro e la propria attività artistica, imprenditoriale, associativa contribuisce in maniera significativa allo sviluppo del territorio salentino, collaborando alla sua valorizzazione, e a crearne la storia e l’identità.  Il “Premio L’Eccellenza del Territorio”, è nato dunque con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare tutte quelle realtà imprenditoriali e associative che con il loro operato hanno portato un profondo contributo al territorio salentino, contribuendone alla valorizzazione e all’attività di promozione. Un riconoscimento (patrocinato dalla Regione Puglia con l’assessorato Industria Turistica e Culturale e Gestione e Valorizzazione Beni Culturali, Real Casa Dobrynia, Provincia di Lecce, Città di Lecce) legato all’Associazione Arcadia Lecce, che affonda le proprie radici nella storia, legata e ispirata ai principi e alle regole dell’antico Ordine dei Cavalieri del Tempio.  Quest’anno la location per il consueto appuntamento annuale sarà il prestigioso Teatro Romano gioiello nascosto tra le chiese ed i giardini della città barocca e l’appuntamento è previsto per il 23 agosto 2016 ore 20,30.  Presenta il Presidente di Arcadia Lecce, Valentino Zanzarella. Il premio riconoscimento L’Eccellenze del Territorio dell’Anno per l’edizione 2016 sarò dedicata alla memoria di Pino Zimba e Uccio Aloisi. Ritireranno il premio riconoscimento alla memoria di Pino Zimba Ines ed Edo Zimba, e Rossano Ruggeri. Ritireranno il premio riconoscimento alla memoria per Uccio Aloisi, l’Associazione Li Ucci eredità culturale musicale ed associativa ideata e ispirata a Uccio Aloisi e Uccio Bandello. Sono previste le performance a suon di pizzica di Caterina Rizzelli e Marilena Martina, le azioni istrioniche, ironiche e ilari di Party Rock Salento, le installazioni di Body Painting dell’Accademia di Estetica di Anna Chiriatti “Effetto Donna”, il tributo a Pino Zimba e Uccio Aloisi de I Briganti di Terra d’Otranto e dei Ta Korassia, la danza a cura di Energy Dance dei maestri Cristian Giaffreda e Serena Calogiuri, il Free Style di Alessandro Colazzo e con la partecipazione straordinaria di Antonio Castrignanò.
Si ringraziano per la collaborazione alla realizzazione dell’evento Fior di Idea di Piera Comi (Scorrano, Lecce), Casa Della Sposa (Lecce), Barocco Abiti (Lecce)
I candidati alle Eccellenze del Territorio dell’anno per il 2016 sono:
STRADA FACENDO ONLUS, PARTY ROCK SALENTO, FONDAZIONE NOTTE DELLA TARANTA, LIBRERIA PALMIERI, DANIELE MANNI, TONY BONJI, MAURIZIO MACRI’, FERDINANDO BOERO, RE ARTU’ LECCE, ACCADEMIA DI ESTETICA DI ANNA CHIRIATTI,  GALLERIA BELLE ARTI CAIULO,  COMITATO FESTA SANTA DOMENICA SCORRANO,  SALENTO MON AMOUR, MUSEO DI STORIA NATURALE DEL SALENTO E OSSERVATORIO FAUNISTICO PROVINCIALE,  LEONE DE CASTRIS, COTOGNATA LECCESE, A’ LA PAGE PARRUCCHIERI DI GABRIELLA PEZZETTA, DOTT. ANDREA TINELLI, MALIBU’ PUB, MASCARIMIRI, ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA GPDM, STELVIO CARPENTIERI  E IL LABORATORIO DEGLI ERRORI, FONDAZIONE PALMIERI,  LA NUOVA FONDAZIONE NOTTE DI SAN ROCCO DI TORREPADULI, BEL PAESE, ORIONE AGENZIA DI COMUNICAZIONE, L’ As.Cu.S. (Associazione Sportiva Culturale Salentina dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Lecce), BIRRA TERRONA, ECOFESTA PUGLIA, TARANTARTE, la scrittrice MARIA DE GIOVANNI, PAOLO MONTINARO

mercoledì 17 agosto 2016

Ecco la prima di “E libera non nacqui” di Eliana Forcignanò (iQdB Edizioni di Stefano Donno) alla Ubik di Maglie (Lecce, Puglia, Italy)



Il volume “E libera non nacqui” di Eliana Forcignanò (iQdB edizioni di Stefano Donno – collana Salento d’Esportazione) sarà presentato dall’editore Stefano Donno il 20 agosto alle ore 20,00 nell’ambito della Rassegna Li Santi Lumi presso la Libreria Ubik di Maglie in via Roma 51.
“La poesia di Eliana Forcignanò è attraversata da un concerto di voci differenti che s’intersecano in un equilibrio armonico, oppure si puntellano a vicenda in un controcanto che dà al lettore un senso di vertiginosa precarietà, rispecchiando, in questo modo, l’esibito disagio interiore dell’autrice. Al ‘referto’ di una lucida e spesso cinica autoanalisi («Misurando a passi slabbri l’ego / calcolando senza voglia l’ipse / trovo netta questa solitudine») si sovrappone la naturale inclinazione per una postura iniziatica, coltivata, credo, attraverso la lunga confidenza con la scrittura di Claudia Ruggeri, cui è dedicata la poesia che apre la raccolta; al frammento, usato come veicolo di fulminanti agnizioni, si oppone un andamento ragionativo che arriva persino, a un certo punto, a distendersi nei tempi lunghi della prosa; accanto al culto della madre («perdonami se vi confondo nel pensiero, se trasformo te in una divinità, se quasi mi prostro ai tuoi piedi e ti dedico inni aspersi con l’incenso»), si sviluppa il tema della sessualità, vissuta come congiunzione/profanazione («Corri! Le mani gli occhi i seni scorri / con il tuo ventre sul mio»; «Spolverami le spalle con un ramo di bosso / graffiamele quando gli alberi sono tetri / quando si chiude sulle mie nebbie la sera / e tu vorresti sottrarmi la malinconia / per tesserne una veste leggera»); a un ritmo ‘jazzato’ fa da contrappunto una predominante intonazione elegiaca, col conseguente recupero di arcaismi e di un armamentario retorico ora intenzionalmente desueto e classicheggiante (penso, per esempio, all’overture larga, ‘proemiale’, della sezione De_siderea), ora baroccamente sovraccarico di «sillogismi ascensionali» e di snervanti allitterazioni ai limiti della cacofonia («e ride il re ride radioso rappezzando i rimasti rostri», «permettimi pavore quando persa»; «ruvidi riottosi rasposi per rancori», «…agli stuporosi stupri / del sole segnanti aspri scrigni»,ecc.). In questo suo continuo gettar semi per poi nasconderli, è come se l’autrice volesse invitare il lettore nel suo giardino privato, che è assieme lucente e tetro, e cioè nella parte di sé più segreta; ma poi è come se innalzasse attorno a quel giardino, per complicarne o comprometterne l’accesso, un intricato groviglio di rovi. Nella confessione di Il mio gioco è farvelo credere, per esempio, Eliana Forcignanò chiarisce che l’urgenza della sua poesia è giustificata e sorretta da un’istanza che non è di ordine intellettuale, ma sensuale; e che la cogente necessità di quest’ultima non può che essere depistata, per una sorta di pudore, attraverso lo schermo della prima, oppure attraverso il paziente esercizio della scrittura: «e la strada della scrittura la percorro / per tacere il vuoto della fede in te / dio della secca che mi trascini / contro lo scoglio e mi scavi la notte»; «Non scrivo di getto / m’inforco il verso all’uncinetto / scavo nelle asole i bottoni / mi cucio addosso le ossessioni». I continui rimandi a un repertorio filosofico e psicoanalitico (autori, temi, lessico: Kant, eone, Kierkegaard, darwinismo, Zenone,il prediletto Jung, ecc.) funziona, allora, più che come vezzo stilistico o ricerca di punti fermi, come un’ulteriore e rassicurante maschera dell’io, che se da una parte rinvia il momento della sua ostensione piena e completa, dall’altra permette all’autrice di prolungare il ricamo attorno al vuoto del suo privato e annientante ‘inferno’:«che mi manca un dio si sente / per venerare la pienezza di questo dissolversi». (Simone Giorgino)

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martedì 16 agosto 2016

La libreria Ubik di Maglie nell’ambito della rassegna Letteraria Li Santi Lumi il 19 agosto 2016 ospiterà Alessandra Peluso e il suo “Sul Boxer del nonno verso la Poesia” (iQdB/Salento d’esportazione di Stefano Donno)


 






















La libreria Ubik di Maglie nell’ambito della rassegna Letteraria Li Santi Lumi venerdì 19 agosto 2016 alle ore 20,00 ospiterà la presentazione del nuovo lavoro di Alessandra Peluso “Sul Boxer del nonno verso la Poesia” (iQdB/Salento d’esportazione di Stefano Donno) che sarà presentato dal poeta Pierluigi Mele, e dall’editore Stefano Donno.

Un “vademecum” per passeggiare tra versi e pensieri. Non conosce stagioni la poesia né tempo, “comincia nel punto in cui le parole che di solito pronunciamo si rivelano banali o comunque inadeguate, quando non riescono ad esprimere il nostro rapporto con gli esseri e le cose, con le esperienze che attraversano la vita, con le esistenze con cui ci confrontiamo, di cui abbiamo bisogno di stringere il senso, di comprendere la trama, di svelare l’intreccio”. In questo “prezioso libello” gli incontri di Alessandra Peluso con Antonio Errico, Carlo Stasi, Eliana Forcignanò, Elio Coriano, Enrico Romano, Francesco Aprile, Francesco Pasca, Gianluca Conte, Giuseppe Greco, Lara Carrozzo, Marco Vetrugno, Marcello Buttazzo, Maria Pia Romano, Maurizio Leo, Anastasia Leo, Mauro Ragosta, Pierluigi Mele, Stefano Donno, Vito Adamo, Vito Antonio Conte, Walter Vergallo e Lorenzo Martina.


L'Entusiasmo e la Passione sono le prerogative necessarie affinché ogni idea, o sogno si possa realizzare, e così è stato con “Sul boxer del nonno verso la poesia”: amo la poesia, questa terra, e desidero offrire innanzitutto una cartina tornasole a chiunque voglia avvicinarsi al testo. Vorrei che i poeti di oggi siano ricordati e soprattutto, si conoscano le loro origini; vorrei..., non solo, il desiderio anche di rendere chiara l'atmosfera che si respira nel Salento, e  poi, un sogno verriano, creare rete tra di noi salentini ed esportare la nostra poesia al nord, senza presunzioni o pregiudizi di genere, solo per quell'unico grande amore che unisce ed è la POESIA.”   (Alessandra Peluso) 

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martedì 9 agosto 2016

"Sono nato cantando… tra due mari. Radici e canto nella poetica di Franco Simone cantautore salentino ", il nuovo libro di Carlo Stasi alla Ubik di Maglie

























"Sono nato cantando… tra due mari. Radici e canto nella poetica di Franco Simone cantautore salentino ", il nuovo libro di Carlo Stasi (iQdB Edizioni di Stefano Donno) verrà presentato dalla giornalista Angela Leucci l’11 agosto 2016 alle ore 20,00 presso la Libreria Ubik di Maglie in via Roma 51 nell’ambito della rassegna letteraria Li Santi Lumi. Interverrà l’editore Stefano Donno. SPECIAL GUEST IL CANTAUTORE FRANCO SIMONE.
«Prima la musica o la poesia? Dilemma proverbiale quasi quanto quello dell’uovo e della gallina, e di fronte al quale le menti più sagge dell’antichità si sono rifugiate in miti rassicuranti come quello delle comuni origini o del loro primordiale legame ritmico e sonoro. Un legame indissolubile, in ogni caso, che ritorna puntuale ed accresciuto nelle sue infinite sfaccettature quando si è di fronte ad un personaggio di grandissima levatura quale Franco Simone, il cantautore di Acquarica del Capo che nella musica ha infuso tutta la sua poetica e sensibilità» scrive Eraldo Martucci, «le canzoni, è noto, si ascoltano, si cantano, si respirano, vanno via, ma ritornano. Sono sempre con noi e portano i ricordi, rappresentano anche, in alcuni particolari momenti storici, dei documenti straordinari in grado di indicarci il suono del cambiamento, come quello che riguardò i mutamenti sociali, antropologici, linguistici e lessicali dell’Italia del secondo dopoguerra. E a ripercorrere in maniera assolutamente originale l’incontro di Franco Simone con quel processo, che non riguardava però solo l’Italia, è ora questo eccellente pamphlet scritto dal poeta Carlo Stasi, che con grande maestria è riuscito a mettere insieme vicende personali del cantautore, legate soprattutto alla sua infanzia ed al periodo scolastico ed universitario, alle tante canzoni che si sono ispirate proprio a quei ricordi.
La figura che emerge è quella di un artista non solo legata alle canzoni d’amore, che pure hanno una notevole importanza nella sua produzione e ne hanno sancito l’iniziale fama (“Tu… e così sia” e “Respiro” fra tutte), ma anche di un uomo che racconta esperienze non personali con una grande sensibilità ed una forte immedesimazione emotiva nei drammi della società contemporanea. Come quello collegato al problema della deforestazione dell’Amazzonia ed alle prevaricazioni subite dalle popolazioni indigene. Un tema, quello dell’ecologismo, sempre attuale e che troverà collocazione nella magnifica “Amazzonia” del 1988. Ed un altro punto sapientemente sottolineato dall’autore è la grande passione, anzi l’amore sconfinato, che l’America Latina nutre verso Franco Simone, autentico “divo” in Sudamerica con il merito aggiuntivo di aver lanciato e portato molti talenti salentini, come recentemente accaduto con Michele Cortese».

Carlo Stasi, poeta, scrittore e saggista di Acquarica del Capo (Lecce), è docente di Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce. Ha pubblicato Poesie (Gabrieli, Roma 1981), La Speranza (Ricerche Poetiche, Fasano 1984), Leucàsia. Racconti, disegni e poesie) (Presicce 1993, 1996, 2001), Danza dei 7 pensieri (Bollate, 2001), Leucàsia e le Due Sorelle. Storie e leggende del Salento (Cavallino, 2008, 2012). Ha tenuto mostre-performance di poesia visiva a Bari (1984), Milano (1990), Como (1996, 1997), Tradate (1997), Maglie (2000), Lecce (2001), ecc. È inserito in numerose antologie. Collabora con articoli, saggi, recensioni, racconti e poesie a quotidiani e riviste, scrive testi per canzoni (ha inciso "Tango della Tangente", Nuova Fonit Cetra, Milano 1997), ed un suo testo poetico (“Tigi Luna”) è stato scelto e musicato dai Sud Sound System (2001). Nel 1992 ha creato la “leggenda” di Leucasia.


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mercoledì 3 agosto 2016

(Se)i (C) ecco & F(atto) di Francesco Pasca (iQdB Edizioni di Stefano Donno) alla Casina Serrezzùla






















Sarà presentato da Carmen De Stasio e Salvatore Luperto  il (Se)i (C) ecco & F(atto) di Francesco Pasca (iQdB Edizioni di Stefano Donno) il 5 agosto 2016 alle ore 20,30 presso La Casina Serrezzùla che si trova sulla via per Magliano n. 136, a circa 200 metri prima dell'abitato.
Prologo – “C come cielo. Ecco il come. C(ecco) … Potrà realizzarsi il contrario se non è o sarà Cosa di Cielo, s’è esso stesso a disporsi o a noi il solo trovarlo, vederlo nella condizione di poter risiedere nel mero cadere dal niente? (Chissà.) … Potrebbe, per desiderare un colore in un solo ed unico forse, giungere all’impossibile precipitare di Luna? Può essere realtà, disegnata, ciò che mostra la fantasia. Ma … per una sì surreale idea, parrebbe strana l’appartenenza al reale e strapperà il sorriso all’ingenuità. Si disporrà come caso all’evento.”
“Questa pubblicazione in linea con la scelta editoriale della casa editrice che pensa a tutelare il prezioso se non il raro o il “mostruoso” nell’accezione derivante dal latino “monstrum” ovvero eccezionale, è un invito al viaggio rivolto ad un ipotetico lettore che ama perdersi nei labirinti del senso, dove sovente frattali di combinazioni sintagmatiche rivelano incanti e fascinazioni talvolta terribili, talvolta dolcissime”. (nota dell’editore Stefano Donno)

Francesco Pasca è nato a Sanarica provincia di Lecce l’11 giugno1946. Dal 1963 si dedica al linguaggio visivo dei segni e del colore. Dal 1979 elabora la progettazione di un nuovo linguaggio poetico - visivo. Aderisce al manifesto della Nuova Poesia Visiva detto della Singlossia e con la semiologa Rossana Apicella ne elabora la stesura. Dalla scomparsa della Apicella, avvenuta nel maggio del 1985, continua ad evolvere la sua ricerca con il nome: La Singlossia nel racconto. Significative sue pubblicazioni sono: "OTRANTO - il Luogo delle parole – dialogo virtuale sulla scrittura di pietra" - Editrice Il Raggio Verde; "EU-Tòpos - mi disegni una parola? - la parola nominata." Editrice Il Raggio Verde; “Il Gesto - Giano: idea di fili senza spessore” per Lupo Editore; “L’α–Thea - l’Uomo di Nazareth” Editrice Il Raggio Verde; “{L}ISA appunti di viaggio. Con il viandante e i suoi colori” Musicaos Edizioni.

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