mercoledì 28 febbraio 2018

Dormi per sempre di Sabine Thiesler Corbaccio 360p

Wolfman

La Cosa - Trailer italiano ufficiale

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Сибирская зима накрыла Европу

Meet the woman teaching others how to fight off sex attackers - BBC News

CHRISTIAN DIOR Fall 1994/1995 Paris - Fashion Channel

Quello Che Non So Di Lei - Clip "Regalo"

Social media e politica: la campagna dei "like"

Huawei MediaPad M5: anteprima, caratteristiche tecniche e prezzo in Italia

martedì 27 febbraio 2018

L'editore e l' #nonso

Il fondo della bottiglia di Georges Simenon. Traduttore: F. Scala (Adelphi)



«In fondo P.M. non conosceva per niente il fratello. A parte qualche vago ricordo d’infanzia, lo conosceva meno di un estraneo appena incontrato. A Emily Donald chiedeva regolarmente soldi, no| Nelle sue tasche dovevano essere finiti tutti i risparmi della sorella. Di sicuro la impietosiva con qualche frase ben congegnata, le parlava di Mildred, dei bambini. Probabilmente aveva provato a batter cassa anche dal padre. «Quelli come lui, che parlano con compiacimento della propria sfortuna e della propria onestà, credono che tutto gli sia dovuto».

Accade molto di rado che Simenon segnali che i personaggi e gli eventi da lui narrati sono «puramente immaginari e privi di qualsiasi riferimento a persone viventi o defunte». Per capire come mai in questo caso ne abbia sentito il bisogno occorre tornare al 1945, quando al fratello Christian, condannato a morte in contumacia per aver coadiuvato le SS in una spedizione punitiva che aveva fatto ventisette vittime, Georges aveva consigliato di arruolarsi nella Legione straniera: un modo per scomparire, certo, e per riscattarsi – ma anche, cambiando cognome, per non compromettere lo scrittore ormai celebre con una parentela imbarazzante. «È colpa tua! Lo hai ucciso tu!» si sentì rinfacciare dalla madre allorché, ai primi di gennaio del 1948, lo stesso Georges le comunicò la morte, nel Tonchino, del figlio preferito. Nei mesi immediatamente successivi, quasi volesse espellere i propri fantasmi, Simenon scrisse due dei suoi romanzi più neri e potenti: La neve era sporca e Il fondo della bottiglia. In quest'ultimo, uno stimabile avvocato, che è riuscito, partendo dal basso, a conquistarsi un posto nella ristretta comunità dei notabili di Nogales, al confine tra gli Stati Uniti e il Messico, vede vacillare tutte le sue certezze quando gli compare davanti, evaso dal carcere in cui scontava una condanna per il tentato omicidio di un poliziotto, il fratello minore – quello debole, irresponsabile, sfortunato, eppure dotato di un inquietante potere di seduzione –, che gli chiede di aiutarlo a passare la frontiera. Nel piccolo mondo costituito dai ricchi proprietari dei ranch l'arrivo dell'estraneo scatena una sorta di psicodramma, che culminerà in una vera e propria caccia all'uomo, mentre, fra odio e amore, rancori e sensi di colpa, sbronze e scazzottate, si consuma la resa dei conti tra i due fratelli.

Tenente Colombo 360p

Il profumo delle foglie di limone, Clara Sanchez 360p

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Hope Hicks to testify before House Intelligence Commitee

Craig Warwick: “Tra Eva e Monte esisteva un accordo, lei ha cercato di m...

CHIARA BONI La Petite Robe Fall 2018/2019 New York - Fashion Channel

Visite féministe de Paris : la guide qui n'oubliait pas les femmes

Antartica's king penguins could face extinction as a result of overfishi...

lunedì 26 febbraio 2018

Nalini Singh, IL PROFUMO DEL SANGUE 360p

i primi spot a colori degli anni 70 360p

I primi spot in bianco e nero con Gregoretti 360p

L'editore ringrazia Nicola Manicardi, Nicola Vacca, Donato Di Poce, A...

L'editore visto nel suo tracciato biografico da Chiara Evangelista

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Romania: "Vogliamo le dimissioni del ministro della giustizia"

BARLETTA | Vizi di postura ed effetti psicologici

Lettere da una Taranta di Raffaele Gorgoni ospiti della Società Dante Alighieri di Brindisi























La Società Dante Alighieri organizza la presentazione del volume Lettere da una Taranta di Raffaele Gorgoni ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) presso il Wine Bar Susumaniello Via Tarantafilo, 19 Brindisi. La data è Martedì 27 febbraio 2018 e si comincia alle ore 18,00
Dialoga con l’autore l’editore Stefano Donno
Originalissimo il testo in cui dopo tante pizziche e notti melpignanesi è proprio la tanto " bistrattata, odiata e amata, adulata e disprezzata, incensata e criticata, vezzeggiata e maltrattata" Taranta ad esserne la protagonista. È proprio lei la Lycosa Tarantola ad infrangere il velo di omertà e dire tutto quello che pensa del Salento, dei politici, della notte della Taranta e delle tarantate. E lo fa scrivendo delle lettere ad un essere umano di cui probabilmente non conosce neanche il nome, ma che è l'interlocutore più adatto ad accogliere le sue opinioni e i suoi sfoghi confidenziali, finalmente libera dalle catene di tradizioni e grottesche maldicenze.Le lettere sono precedute da uno sfogo vocale che l'autore traspone in dialetto e poi parte il racconto storico che non lascia spazio alla noia. Tutto è condotto con accuratezza di dettagli e con grande semplicità, catturando il lettore ansioso di scoprire aneddoti ed episodi storici, e quasi “mitologici” un po' forse dimenticati che si sono succeduti negli stessi vent'anni della notte melpignanese e che riaffiorano nella memoria con grande godimento.
Il contenuto all'interno delle lettere è quasi sfacciato, perché la Taranta si toglie finalmente tanti" sassolini nelle scarpe" (proprio come il titolo della collana editoriale diretta dallo stesso Gorgoni) rivelando cose viste entrando in quei luoghi dove gli umani non avevano accesso. Lo sfogo di una taranta non può certo incorrere in accuse partitiche e per questa sua immunità è libera di raccontarci fatti ai più sconosciuti. Dalle prime forme di tarantismo alla sua quasi sparizione con le prime emigrazioni verso il nord anche da parte delle donne,con le assunzioni nelle fabbriche quando il morso che provocava convulsioni sincopate viene sostituito dal valium o da una seduta dal parrucchiere. La scrittura ha il ritmo sincopato del tamburello ancestrale, e chi legge è preso nel vortice delle notizie e degli episodi raccontati. Parallelamente ai vent'anni della notte della Taranta nulla viene dimenticato. La politica con eventi non sempre edificabili, gli antropologi, gli scienziati, gli anni cinquanta, la televisione, il muro di Berlino, l'Ilva, la democrazia, la prima Repubblica, i vari politici che nel Salento hanno fatto il buono e il cattivo tempo, i flussi migratori e l 'incapacità di trarne beneficio derivante da altre culture. Non vengono tralasciati neanche Ovidio e le sue Metamorfosi, Plutarco, l'Odissea , l'Iliade e Dante. La Taranta nelle sue lettere non dimentica di criticare personaggi che si sono mossi nell'ambito della kermesse di Melpignano, ma fa anche tanti elogi a chi aveva capito sin dall' inizio il senso vero di quella manifestazione. Chi pensava, avendo in mano il libro, di trovarsi dinanzi ad una favola moderna avrà la piacevole sorpresa, leggendolo, di avere in mano un pezzo di storia ironicamente descritta dall'autore con la sua solita penna insolente.

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Segreteria Organizzativa – Dott.ssa Emanuela Boccassini


Public Relations – Raffaele Santoro
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

giovedì 22 febbraio 2018

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L'editore si incazza

"Lampi di verità" di Donato Di Poce ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) in Tour nel Salento























23 febbraio 2018 ore 18:30, Libreria Volta la Carta, Calimera, Le, via Costantinopoli 35
Dialogheranno con l'autore: Nicola Vacca (direttore collana "Z"), Stefano Donno (editore), Alessandro Vergari (autore della prefazione a Lampi di verità), Francesco Aprile (Utsanga.it), Giovanna Rosato (Biblioteca Gino Rizzo di Cavallino). L'incontro di Calimera  è promosso da Utsanga.it e Giovanna Rosato (Biblioteca Gino Rizzo, Cavallino, Le) in collaborazione con iQdB Edizioni e Libreria Volta la Carta.

24 febbraio 2018 ore 19,30, Fondo Verri, Lecce, via Santa Maria del  Paradiso, Lecce
Dialogheranno con l'autore: Nicola Vacca (direttore collana "Z"), Stefano Donno (editore), Alessandro Vergari (autore della prefazione a Lampi di verità), Grazia Piscopo (Presidente Associazione Thorah) Mauro Marino (Fondo Verri di Lecce) . L'incontro di Lecce è promosso da  Fondo Verri,  Associazione Thorah

Donato Di Poce, (Nato a Sora - FR - nel 1958 ma residente dal 1982 a Milano ). Poeta, Critico d’Arte, Scrittore di Aforismi, Fotografo. Artista poliedrico ed ironico ma dotato di grande umanità, si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica con la pubblicazione di una collana di 5 portfolio dal titolo: TACCUINO BERLINESE -East Side Gallery , Félix Fénéon Edizioni, Ruvo di Puglia (BA), 2009 dedicata al muro di Berlino. In un suo celebre aforisma ha scritto: “Il Poeta vede l'invisibile/Il Fotografo fornisce le prove”.

Nicola Vacca - è nato a Gioia del Colle, nel 1963, laureato in giurisprudenza. È scrittore, opinionista, critico letterario, collabora alle pagine culturali di quotidiani e riviste. È redattore della rivista «Satisfiction». Ha pubblicato: Nel bene e nel male (1994), Frutto della passione (2000), La grazia di un pensiero (2002), Serena musica segreta (2003), Civiltà delle anime (2004), Incursioni nell’apparenza (2006), Ti ho dato tutte le stagioni (2007), Frecce e pugnali (2008), Esperienza degli affanni (2009), con Carlo Gambescia il pamphlet A destra per caso (2010), Serena felicità nell’istante (2010), Almeno un grammo di salvezza (2011), Mattanza dell’incanto (2013), Sguardi dal Novecento (2014), Luce nera (2015), Vite colme di versi. Ventidue poeti dal Novecento (2016), Commedia ubriaca (2017).

Don Ciotti: “Mai vista tanta violenza verbale in campagna elettorale”

Nigeria : le spectre d’un "nouveau Chibok" après une attaque de Boko Haram

Nella tana dei lupi (Gerard Butler): Teaser trailer italiano del film | HD

QUEENS Fall 2018/19 Ukrainian FW - Fashion Channel

Stormzy gets political at BRIT Awards

Trump: "Professori armati di pistola per evitare gli assalti a scuola"

mercoledì 21 febbraio 2018

L'editore ha visto Black Panther al cinema

Lettere da una Taranta di Raffaele Gorgoni a Gallipoli al Liceo Quinto Ennio per il PREMIO PRESìDI DEL LIBRO ALESSANDRO LEOGRANDE 2018
























I Presidi del Libro di Sannicola organizzano il 22 febbraio 2018 alle ore 10,00 a.m.  la presentazione del libro Lettere da una taranta di Raffaele Gorgoni (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno ) candidato al PREMIO PRESìDI DEL LIBRO ALESSANDRO LEOGRANDE 2018 , presso  il Liceo Quinto Ennio  in Corso Roma 100 a Gallipoli (presenta  la Prof. Luisa Marzo  e il Prof. Antonio Errico)
Il libro che la dice tutta sul fenomeno internazionale della Notte della Taranta. Dai salotti della politica ai backstage delle Star che hanno solcato il palcoscenico della kermesse di Melpignano
Il giornalista salentino ha dato vita ad un curioso espediente letterario che lo vede invertire la prospettiva narrativa dando voce a Lycosa Tarantola, il ragno a cui affida “figurativamente” la scrittura di novantanove lettere nelle quali ricostruisce le connessioni che hanno caratterizzato il rapporto tra il Festival de La Notte della Taranta e la politica. Il ragno fa sentire la sua voce critica, dopo aver atteso vent'anni in silenzio, vent’anni in cui è stato testimone e protagonista involontario di un fenomeno senza precedenti in Italia che lo ha trasformato in un marchio, in un logo stilizzato di un prodotto da vendere, ma anche di successi e sconfitte, di luci e di ombre. Le poco più di duecento pagine del volume scorrono a ritmo serrato portandoci dalle prime osservazioni sul tarantismo agli studi del fenomeno da parte di Ernesto De Martino, dalla sua progressiva scomparsa con le emigrazioni verso il Nord e l’emancipazione delle donne alla riemersione della tradizione con la riproposta negli anni Settanta. Entrando nel vivo del libro con l’analisi della genesi de La Notte della Taranta, la scrittura di Gorgoni si fa sempre più tagliente, incisiva ed ironica, consentendo al ragno di togliersi tanti “sassolini dalle scarpe” con la leggerezza e la libertà di chi non può essere accusato di essere di parte. In scena si susseguono le figure dei Maestri Concertatori e dei tanti musicisti che si sono avvicendati sul palco, ma anche quelle di politici come Massimo D’Alema, Sergio Blasi e dei Presidenti della Regione Puglia da Raffaele Fitto a Nichi Vendola per giungere a Michele Emiliano.  (Salvatore Esposito – da Blog Folk)
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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